FAQ n°: 005

Come modello un tirante?

Nella modellazione di un tirante l'ipotesi di fondo è che non resista a compressione.
Un tipico esempio sono i tiranti simmetrici sottoposti ad un'azione senza verso prevalente, quale il sisma, da valutare secondo un'analisi modale.
Nel caso di due tiranti simmetrici è possibile imporre un coefficiente riduttivo dell'inerzia, e quindi della resistenza, pari a 0,5.
Utilizzando questo accorgimento i risultati restituiti dall’analisi sono validi per un singolo tirante (nell'ipotesi di tiranti simmetrici). In fase di verifica invece è possibile valutare la resistenza dell'elemento ripristinando l’azione che gli compete, ovvero moltiplicando la sollecitazione calcolata con il software per l’inverso del coefficiente correttivo di cui sopra (in questo caso 2).
Per modificare il coefficiente correttivo dell'inerzia accedi dal pannello Tabelle a:
  • Tabelle delle sezioni
  • l'ultima colonna è Coef. I
  • individua le sezione associata al tirante
  • imposta il valore riduttivo (es. 0,5).
Per valutare la resistenza di tiranti non posti in un sistema di controventatura simmetrico, o comunque per la valutazione di singoli tiranti, è possibile procedere secondo la seguente modellazione iterativa in analisi statica:
  • definito il modello ed il sistema di carico necessario a stabilire la resistenza degli elementi 'tirante', individuare gli elementi compressi;
  • modificare il modello (anche in copia) cancellando gli elementi compressi già individuati;
  • valutare a questo punto la resistenza dei soli elementi tirante;
  • nel caso di sistemi di carico variabili, sottoporre il modello iniziale ad un nuovo sistema di carico e reiterare il processo appena definito.
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